Daniele Lupo e Angelika Burtscher, italiano lui ed austriaca lei, sono gli ideatori e i promotori di Lungomare, uno spazio non-profit per la cultura e il design inaugurato a Bolzano nel 2003. Nel 2004 creano lo studio di design e comunicazione visiva Lupo&Burtscher.
Su invito dell'associazione "La vispa Teresa" progettano e realizzano tra l'aprile e l'ottobre 2004 il progetto "arte azione 1", che si concentra sul problematico quartiere Ortles-Similaun e tenta l'attivazione di un processo in grado di stabilire un nesso identitario tra questo e la città di Bolzano, un reciproco riconoscimento come parti non isolabili e non isolate.
Su invito dell'associazione "La vispa Teresa" progettano e realizzano tra l'aprile e l'ottobre 2004 il progetto "arte azione 1", che si concentra sul problematico quartiere Ortles-Similaun e tenta l'attivazione di un processo in grado di stabilire un nesso identitario tra questo e la città di Bolzano, un reciproco riconoscimento come parti non isolabili e non isolate.
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STUDIO LUPO & BURTSCHER
ARTE
AZIONE
1
QUARTIERE ORTLES-SIMILAUN (BZ) 2004
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L'azione artistico-sperimentale "Arte_azione 1" si inserisce all'interno di un più ampio progetto che l'associazione "La Vispa Teresa" porta avanti nel e per il quartiere Ortles-Similaun. Il progetto mira da una parte a favorire processi partecipativi e di appartenenza all'interno del quartiere, dall'altra ad attrarre l'attenzione di persone esterne al quartiere, cercando così di fornire alternative culturali decentrate e multiformi nella realtà centripeta della città di Bolzano. Arte_azione 1 è un contributo simbolico che vuole provocare mutamenti reali. Essa si inserisce come progetto artistico-sociale-partecipativo la cui centralità non è rappresentata dal risultato ma dal processo. I concetti chiave su cui si basa Arte_azione 1 sono la curiosità, la convivialità e il gioco come una provocazione positiva finalizzata alla reazione degli abitanti del quartiere. Il progetto Arte_azione 1 è una sfida. Perfetti sconosciuti che decidono di condividere una cena o un pranzo. Un atto tra i più intimi e personali per conoscersi mettendosi in gioco e aprendo porte che all'apparenza sembrano chiuse. Arte_azione 1 vuole creare una possibilità di confronto.
Nella prima fase del progetto attraverso una campagna di comunicazione il collettivo ha dato un appuntamento "al buio" alla città. La campagna ha visto la collaborazione di quotidiani e di radio locali, e ha sfruttato le diverse superfici pubblicitarie della città annunciando un appuntamento al quartiere Ortles-Similaun.
Nella seconda fase il collettivo ha coinvolto i residenti tramite un gioco del tipo "gratta e vinci" distribuito a tutte le abitazioni del quartiere. La distribuzione ha coinvolto 50 persone in bicicletta accomunate da una T-shirt bianca con il logo del progetto. Le 50 biciclette hanno attraversato tutta la città in una lunghissima fila fino ad arrivare al quartiere all'appuntamento al buio comunicato nelle settimane precedenti. Nel quartiere ognuno ha distribuito le cartoline "GRATTA E INVITA" ai diversi appartamenti. La cartolina "GRATTA E INVITA" è stata realizzata appositamente per il quartiere, ed era diretta esclusivamente al quartiere. Attraverso la cartolina i residenti potevano partecipare al gioco invitando a pranzo o a cena tre membri del collettivo, ognuno di questi preposto a raccogliere in questa occasione una ben definita tipologia di materiali (sonora, visiva, fotografica, testuale, tattile...).
La terza fase del progetto ha visto l'elaborazione non lineare del materiale raccolto durante le cene. È stato tracciato un ritratto del quartiere stampato su una tovaglia da 80 metri e appoggiata su una tavolata in occasione dell'evento di chiusura del progetto. È stata creata una "sala da pranzo urbana" concepita come un banchetto che attraversava tutto il quartiere e a cui tutta la città era stata invitata a prendere parte.
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FASI DEL PROGETTO
1 Comunicazione (23 agosto - 7 settembre 2004) In tutta la città si preannuncia una data, un'ora ed un luogo "al buio":
LU 08.09.04 ORE 19.00
QUARTIERE ORTLES-SIMILAUN
2 Distribuzione delle cartoline/invito (8 settembre 2004) Alla data stabilita un gruppo di cinquanta persone attraversa la città in bicicletta fino ad arrivare nel quartiere per distribuire delle cartoline "GRATTA E INVITA".
3 I pranzi e le cene (8 - 22 settembre 2004) Durante i pranzi e le cene si provvede a raccogliere materiale dell'evento conviviale per conoscere la realtà del quartiere e attivare un primo contatto.
4 Elaborazione del materiale raccolto (23 - 30 settembre 2004) In seguito alla raccolta del materiale, e quindi in risposta agli incontri con gli abitanti del quartiere, viene elaborata un'installazione di condivisione: una tovaglia contenente materiali fotografici, testi e frame video per tracciare un autoritratto del quartiere, realizzato attraverso le testimonianza dei suoi abitanti, e presentato nell'evento conclusivo.
5 Comunicazione (9 - 23 ottobre 2004) In tutta la città si preannuncia un invito a partecipare ad un evento nel quartiere a cui tutti sono invitati:
INVITO 80 METRI DI TOVAGLIA
Nella prima fase del progetto attraverso una campagna di comunicazione il collettivo ha dato un appuntamento "al buio" alla città. La campagna ha visto la collaborazione di quotidiani e di radio locali, e ha sfruttato le diverse superfici pubblicitarie della città annunciando un appuntamento al quartiere Ortles-Similaun.
Nella seconda fase il collettivo ha coinvolto i residenti tramite un gioco del tipo "gratta e vinci" distribuito a tutte le abitazioni del quartiere. La distribuzione ha coinvolto 50 persone in bicicletta accomunate da una T-shirt bianca con il logo del progetto. Le 50 biciclette hanno attraversato tutta la città in una lunghissima fila fino ad arrivare al quartiere all'appuntamento al buio comunicato nelle settimane precedenti. Nel quartiere ognuno ha distribuito le cartoline "GRATTA E INVITA" ai diversi appartamenti. La cartolina "GRATTA E INVITA" è stata realizzata appositamente per il quartiere, ed era diretta esclusivamente al quartiere. Attraverso la cartolina i residenti potevano partecipare al gioco invitando a pranzo o a cena tre membri del collettivo, ognuno di questi preposto a raccogliere in questa occasione una ben definita tipologia di materiali (sonora, visiva, fotografica, testuale, tattile...).
La terza fase del progetto ha visto l'elaborazione non lineare del materiale raccolto durante le cene. È stato tracciato un ritratto del quartiere stampato su una tovaglia da 80 metri e appoggiata su una tavolata in occasione dell'evento di chiusura del progetto. È stata creata una "sala da pranzo urbana" concepita come un banchetto che attraversava tutto il quartiere e a cui tutta la città era stata invitata a prendere parte.
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FASI DEL PROGETTO
1 Comunicazione (23 agosto - 7 settembre 2004) In tutta la città si preannuncia una data, un'ora ed un luogo "al buio":
LU 08.09.04 ORE 19.00
QUARTIERE ORTLES-SIMILAUN
2 Distribuzione delle cartoline/invito (8 settembre 2004) Alla data stabilita un gruppo di cinquanta persone attraversa la città in bicicletta fino ad arrivare nel quartiere per distribuire delle cartoline "GRATTA E INVITA".
3 I pranzi e le cene (8 - 22 settembre 2004) Durante i pranzi e le cene si provvede a raccogliere materiale dell'evento conviviale per conoscere la realtà del quartiere e attivare un primo contatto.
4 Elaborazione del materiale raccolto (23 - 30 settembre 2004) In seguito alla raccolta del materiale, e quindi in risposta agli incontri con gli abitanti del quartiere, viene elaborata un'installazione di condivisione: una tovaglia contenente materiali fotografici, testi e frame video per tracciare un autoritratto del quartiere, realizzato attraverso le testimonianza dei suoi abitanti, e presentato nell'evento conclusivo.
5 Comunicazione (9 - 23 ottobre 2004) In tutta la città si preannuncia un invito a partecipare ad un evento nel quartiere a cui tutti sono invitati:
INVITO 80 METRI DI TOVAGLIA
CASTAGNE E STRUDEL
24.10.04 ORE 14:00 QUARTIERE ORTLES SIMILAUN
6 Evento di chiusura (24 ottobre 2004) Una tavolata che attraversa il quartiere raduna 900 persone provenienti da tutta la provincia in un quartiere pressoché sconosciuto e abbandonato a se stesso. L'evento ha dato avvio a diverse iniziative spontanee.
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un progetto di:
Stefano Bernardi (musicista), Angelika Burtsher (designer),
Manuela Demattio (architetto), Daniele Lupo (designer),
Vincenzo Mancuso (regista), Valerio Moser (regista)
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